Questo articolo simula un possibile utilizzo di un assistente artificiale alla scrittura di consumo con lo scopo di ridurre l’impegno umano diretto.
0. La notizia di agenzia di partenza riguarda il nuovo record nel calcolo del Pi greco, stabilito con Google Cloud.
- Primo passaggio: riscrittura da parte del dispositivo e appropriazione redazionale (tempo di esecuzione, pochi secondi)
Nel 2019, la sviluppatrice Emma Haruka Iwao e i colleghi di Mountain View stabilirono un record eseguendo un calcolo di 31,4 trilioni di cifre decimali del Pi greco. Tuttavia, il record è stato successivamente battuto da ricercatori dell’Università delle scienze applicate di Graubunde in Svizzera, che hanno calcolato il Pi greco con una precisione di 62,8 trilioni di cifre decimali nel 2021. Nonostante ciò, Iwao e il suo team stanno collaborando con il Guinness dei primati per la convalida ufficiale del loro risultato.
Il lavoro di Iwao consiste nel mostrare la potenza di calcolo di Google Cloud attraverso il calcolo di Pi greco con il maggior numero di cifre possibili, il che rappresenta una sorta di stress test. Il calcolo del 2021 ha richiesto 157 giorni, 23 ore, 31 minuti e 7,651 secondi, il doppio della velocità rispetto al precedente calcolo del 2019, nonostante Iwao abbia utilizzato gli stessi strumenti e tecniche. In totale, sono stati elaborati circa 82.000 terabyte di dati. Se volessimo leggere tutte le 100 trilioni di cifre ad alta voce alla velocità di una cifra al secondo, ci vorrebbero più di 3,1 milioni di anni.
2. Secondo passaggio: espansione della riscrittura (idem)
Il calcolo del Pi greco con il maggior numero di cifre decimali possibile rappresenta una sfida per dimostrare la potenza di calcolo dei supercomputer. Il lavoro di Iwao e del suo team ha quindi un forte valore simbolico, oltre a quello scientifico. Il fatto che il record sia stato battuto solo due anni dopo il precedente dimostra quanto sia veloce l’evoluzione tecnologica in questo campo.
Il calcolo del 2021 è stato eseguito con gli stessi strumenti e tecniche del precedente, ma è stato completato in metà del tempo. Questo dimostra come la capacità di elaborazione dei supercomputer sia in costante miglioramento e come l’innovazione tecnologica possa portare a risultati sorprendenti anche in breve tempo.Il quantitativo di dati elaborati per il calcolo del Pi greco è stato enorme, con una quantità totale di 82.000 terabyte. Questo dimostra la grande capacità di archiviazione e di elaborazione dei supercomputer, che possono gestire dati di dimensioni enormi in tempi relativamente brevi.Infine, è interessante notare che, se volessimo leggere tutte le cifre ad alta voce alla velocità di una cifra al secondo, ci vorrebbero più di 3,1 milioni di anni. Questo ci fa capire quanto sia grande il numero di cifre del Pi greco e come la sua precisione sia un’impresa molto complessa e affascinante per la scienza.
3. Terzo passaggio: ulteriore espansione (idem)
Il calcolo del Pi greco rappresenta una sfida storica per dimostrare la potenza di calcolo dei supercomputer, ma anche un’impresa dalla grande valenza simbolica per la scienza. Il lavoro di Iwao e del suo team, che hanno battuto il record nel 2019, è stato recentemente superato da un calcolo effettuato nel 2021 con gli stessi strumenti e tecniche, ma in metà del tempo. Questo dimostra come la capacità di elaborazione dei supercomputer sia in costante miglioramento e come l’innovazione tecnologica possa portare a risultati sorprendenti anche in breve tempo.
Il quantitativo di dati elaborati per il calcolo del Pi greco è stato enorme, con una quantità totale di 82.000 terabyte. Questo dimostra la grande capacità di archiviazione e di elaborazione dei supercomputer, che possono gestire dati di dimensioni enormi in tempi relativamente brevi. Inoltre, il calcolo del Pi greco è un’impresa complessa e affascinante per la scienza, poiché richiede una grande precisione nei calcoli. Ad esempio, se volessimo leggere tutte le cifre ad alta voce alla velocità di una cifra al secondo, ci vorrebbero più di 3,1 milioni di anni. Questo ci fa capire quanto sia grande il numero di cifre del Pi greco.
In sintesi, il calcolo del Pi greco rappresenta una sfida costante per dimostrare la potenza di calcolo dei supercomputer e la loro capacità di gestire dati di dimensioni enormi in tempi relativamente brevi. Nonostante l’impresa sia molto complessa e affascinante per la scienza, l’avanzamento tecnologico continua a portare sempre nuovi record e risultati sorprendenti.
4. Verifica umana: Sostituzione di 2021 con 2022 (qualche minuto)
Il calcolo del Pi greco rappresenta una sfida storica per dimostrare la potenza di calcolo dei supercomputer, ma anche un’impresa dalla grande valenza simbolica per la scienza. Il lavoro di Iwao e del suo team, che hanno battuto il record nel 2019, è stato recentemente superato da un calcolo effettuato nel 2022 con gli stessi strumenti e tecniche, ma in metà del tempo. Questo dimostra come la capacità di elaborazione dei supercomputer sia in costante miglioramento e come l’innovazione tecnologica possa portare a risultati sorprendenti anche in breve tempo.
Il quantitativo di dati elaborati per il calcolo del Pi greco è stato enorme, con una quantità totale di 82.000 terabyte. Questo dimostra la grande capacità di archiviazione e di elaborazione dei supercomputer, che possono gestire dati di dimensioni enormi in tempi relativamente brevi. Inoltre, il calcolo del Pi greco è un’impresa complessa e affascinante per la scienza, poiché richiede una grande precisione nei calcoli. Ad esempio, se volessimo leggere tutte le cifre ad alta voce alla velocità di una cifra al secondo, ci vorrebbero più di 3,1 milioni di anni. Questo ci fa capire quanto sia grande il numero di cifre del Pi greco.
In sintesi, il calcolo del Pi greco rappresenta una sfida costante per dimostrare la potenza di calcolo dei supercomputer e la loro capacità di gestire dati di dimensioni enormi in tempi relativamente brevi. Nonostante l’impresa sia molto complessa e affascinante per la scienza, l’avanzamento tecnologico continua a portare sempre nuovi record e risultati sorprendenti.
5. Pubblicazione (tempi tecnici, a seconda del contesto)
