
Timeline
- 4 luglio 1975: Marco Guastavigna consegue la Laurea in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino con il massimo dei voti, lode e dignità di stampa.
- 1989-1991: Guastavigna lavora presso la Cooperativa degli Insegnanti di Iniziativa Democratica, conducendo ricerche sull’uso degli strumenti informatici (videoscrittura e ipertesti) nella didattica.
- 1991-1993: Guastavigna implementa un progetto per l’uso della videoscrittura per il recupero e il potenziamento delle capacità di scrittura presso la S.M.S. Martiri del Martinetto di Torino.
- 15 dicembre 1995: Guastavigna consegue il Diploma di specializzazione “Insegnare con il computer, elementi di informatica pratica” presso il Consorzio Interuniversitario dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
- 1997: Guastavigna partecipa al progetto internazionale “SOGLIA-THRESHOLD-ORIO”, creando un ambiente di videoscrittura per adulti con bassa scolarità.
- 1999-2001: Guastavigna è in comando tecnico presso l’IRRSAE Piemonte, Sezione Ricerca.
- 1999-2000: Guastavigna lavora al progetto “Crescere in Città con Torino 2000”, sviluppando risorse didattiche interattive.
- 2002-2003: Guastavigna è utilizzato presso la Direzione Generale Regionale per il Piemonte per le azioni sulle TIC.
- Anni 2000-2010: Guastavigna pubblica numerosi articoli e libri sull’uso delle tecnologie nella didattica, con particolare attenzione a ipertesti, mappe concettuali, software open source e inclusione.
- 2003-2004: Guastavigna partecipa al progetto di formazione ForTic in Piemonte, ricoprendo diversi ruoli (docente, tutor).
- 2011-2012: Guastavigna partecipa al progetto di formazione INDIRE per i dirigenti scolastici, con particolare attenzione alle tecnologie digitali.
- 2012-2025: Continua la sua attività di formatore, pubblicista e attivista digitale, esprimendo una critica radicale della “platform society” e dell’uso acritico delle tecnologie nell’istruzione.
- VIII Edizione del percorso di specializzazione sul sostegno: Guastavigna si dimette dal ruolo di tutor a causa di “inaccettabili forzature logistiche” che compromettono gli obiettivi formativi.
- Gennaio 2023: Guastavigna inizia a utilizzare assistenti artificiali per generare la gran parte delle immagini in evidenza dei suoi blog.
- Febbraio 2025: Continua la sua attività di blogging e condivisione di conoscenze su temi legati al digitale, all’educazione e alla critica sociale.
Introduzione
Questo documento di briefing analizza le principali tematiche e idee presenti in tre fonti distinte, tutte incentrate sull’opera e le riflessioni di Marco Guastavigna, un ex docente di materie letterarie, formatore e professore a contratto. Le fonti esaminate includono:
- Un blog personale su WordPress.com dedicato a “Nuove tecnologie per l’apprendimento” e alla specializzazione sul sostegno.
- Un blog personale di critica delle “platform society” con focus sui concetti contrastivi e l’analisi dei dispositivi digitali.
- Un curriculum vitae dettagliato, intitolato “NOIOSITO”, che ripercorre la sua carriera, pubblicazioni e attività.
L’analisi evidenzia una forte coerenza nelle posizioni di Guastavigna, caratterizzate da un impegno per la condivisione della conoscenza, lo sviluppo del pensiero critico, e una profonda critica delle implicazioni socio-economiche e pedagogiche delle tecnologie digitali, in particolare nel contesto educativo.
Tema Principale: Critica Radicale delle Tecnologie Digitali e della “Platform Society”
Un tema centrale che emerge da tutte le fonti è la critica di Marco Guastavigna nei confronti delle tecnologie digitali, non solo come strumenti ma come prodotti sociali e economici intrinsecamente legati al capitalismo. Questa critica si estende alla “platform society” e alle sue implicazioni sulla conoscenza, l’apprendimento e la libertà intellettuale.
- Critica all’estrattivismo dei dati: Guastavigna denuncia come le piattaforme digitali, spesso avide di dati, sfruttino le informazioni degli utenti. Questa preoccupazione è esplicitata in entrambi i blog, dove si afferma: “Purtroppo alcuni contenuti esterni – per esempio i video incorporati – sono ospitati su piattaforme avide di dati e in quel caso conviene leggere attentamente le loro policy.” L’autore evidenzia la necessità di una lettura critica delle politiche di privacy di queste piattaforme.
- Critica al tecno-liberismo: L’autore utilizza espressioni come “inganno tecno-liberista della “società della conoscenza sorvegliata” e dell’estrattivismo” per denunciare la narrazione dominante che presenta le tecnologie digitali come neutrali e benefiche, celando invece i meccanismi di controllo e sfruttamento che esse implementano.
- Necessità di una critica emancipante: Guastavigna sottolinea il “dovere politico-culturale di una critica radicale della “platform society”, capace di decostruire mediante cortocircuiti concettuali l’inganno tecno-liberista” . La critica, per l’autore, deve avere una finalità emancipante, ovvero la liberazione dal potere esercitato dalle tecnologie e dalle ideologie a esse sottese.
Educazione e Apprendimento: Un Approccio Umano e Critico
L’impegno di Guastavigna per un’educazione autentica e critica emerge chiaramente nel suo curriculum e nei suoi scritti. Alcune idee chiave:
- Condivisione della conoscenza e sviluppo del pensiero critico: Sia nel blog sul sostegno che nel blog di critica della “platform society”, Guastavigna dichiara che lo scopo principale è “la condivisione della conoscenza e lo sviluppo del pensiero critico collettivo”. Questo indica un impegno per la diffusione della cultura e per la promozione di un pensiero autonomo e consapevole.
- Uso critico delle tecnologie digitali: L’autore non rifiuta le tecnologie digitali in blocco, ma promuove un loro uso consapevole e critico. Il suo curriculum testimonia un’intensa attività di ricerca sull’integrazione delle tecnologie nell’educazione, ma sempre con uno sguardo attento agli aspetti critici e ai potenziali rischi. La citazione di Gregory J.E. Rawlins “«Ad ogni miglioramento della produzione, dell’elaborazione e della distribuzione del sapere corrisponde un calo del prezzo del pensiero»” , seguita dal suo commento “«Speriamo non del suo valore »”, esprime la sua preoccupazione che l’abbondanza e la facilità di accesso alla conoscenza, rese possibili dalle tecnologie, non portino a una sua svalutazione.
- Importanza delle mappe concettuali: Nelle sue pubblicazioni e attività, Guastavigna ha dedicato grande attenzione all’uso delle mappe concettuali come strumenti per l’organizzazione della conoscenza e la promozione del pensiero critico. La citazione: “Mappe, complessità, strutture di comprensione” è un esempio.
Contraddizioni e Posizionamenti Personali
Nelle fonti emergono anche alcune sfaccettature del pensiero di Guastavigna:
- Distanza dalle forzature istituzionali: La nota introduttiva al blog di sostegno indica una forte critica alle “inaccettabili forzature logistiche operate dalla gestione del medesimo, che hanno reso inattuabili gli obiettivi formativi raggiunti nelle edizioni precedenti” e un conseguente “sollievo e orgoglio etico” per la mancata riproposizione di incarichi successivi. Questo segnala un forte senso di autonomia professionale e una ferma opposizione a compromessi che possano intaccare la qualità dell’educazione.
- Utilizzo di assistenti artificiali: Nonostante la sua critica alle tecnologie, Guastavigna ammette di utilizzare assistenti artificiali per la creazione di immagini. Questo potrebbe indicare una visione pragmatica delle tecnologie, utilizzate consapevolmente e con intento critico, o sollevare interrogativi sul rapporto tra il suo discorso e le sue pratiche.
- Interesse per l’open source: L’autore manifesta un interesse per l’open source, visto come possibile alternativa al software proprietario. Questo allineamento ideologico con principi di condivisione e partecipazione traspare nel suo impegno nella condivisione della conoscenza.
Attività e Pubblicazioni:
Il curriculum di Guastavigna documenta un’attività prolifica e variegata, che spazia dalla ricerca sull’uso della videoscrittura nella didattica, alla creazione di software educativi, alla formazione dei docenti. Alcune delle sue pubblicazioni più significative includono:
- “Scrivere per il computer”
- “Mappe per capire, capire per mappe”
- “Imparare con il digitale. Computer e Internet per arricchire gli apprendimenti”
- “GraficaMente.Modelli per rappresentare, apprendere, elaborare”
- “Insegnare e imparare con le mappe. Strategie logico-visive per l’organizzazione delle conoscenze”
Le sue pubblicazioni affrontano una vasta gamma di temi, dall’uso della videoscrittura al potere delle mappe concettuali e alle implicazioni pedagogiche dell’intelligenza artificiale.
Conclusioni:
Le fonti analizzate delineano il profilo di Marco Guastavigna come un intellettuale critico, un educatore appassionato e un attento osservatore dei cambiamenti sociali e tecnologici. Le sue riflessioni offrono spunti preziosi per una riflessione sul ruolo delle tecnologie nell’educazione e nella società contemporanea, invitando a un approccio critico, emancipante e centrato sull’essere umano.
Questo briefing document fornisce una panoramica delle tematiche principali e delle idee più importanti, ma incoraggio ulteriori approfondimenti direttamente sulle fonti per comprendere appieno la complessità e la ricchezza del pensiero di Guastavigna.
FAQ
Qual è lo scopo principale dei blog e delle attività di Marco Guastavigna? Lo scopo primario è la condivisione della conoscenza e lo sviluppo del pensiero critico, sia individuale che collettivo. Questo si manifesta attraverso la pubblicazione di articoli, saggi, materiali didattici, e la partecipazione a dibattiti, tutto volto a stimolare una riflessione profonda e consapevole sul mondo che ci circonda, in particolare riguardo all’impatto delle tecnologie digitali sulla società e sull’educazione.
- Qual è la posizione di Marco Guastavigna riguardo all’uso dei dati personali online? Guastavigna è fortemente contrario all’uso di cookie traccianti, alla pubblicità mirata e alla raccolta di dati sugli utenti. I suoi blog e siti web non richiedono registrazione e si impegnano a proteggere la privacy degli utenti. Tuttavia, riconosce che alcuni contenuti esterni (come i video incorporati) potrebbero essere ospitati su piattaforme che seguono politiche diverse, esortando gli utenti a leggere attentamente le loro informative.
- Quali sono le principali aree di interesse di Marco Guastavigna nel campo della didattica? Le aree di interesse principali includono l’uso consapevole delle tecnologie digitali nell’apprendimento, con particolare attenzione all’impiego della videoscrittura, degli ipertesti, delle mappe concettuali e mentali, e della multimedialità. Si concentra anche sullo sviluppo delle abilità di studio, sul pensiero critico e sulla cittadinanza digitale, promuovendo un approccio costruttivista e partecipativo all’educazione. L’accessibilità e l’inclusione sono tematiche ricorrenti nei suoi lavori.
- Come descrive Marco Guastavigna il rapporto tra tecnologia e società? Guastavigna critica un approccio acritico alla tecnologia, specialmente nel contesto della “platform society” e del “tecno-liberismo”, e la descrive come un prodotto sociale con forti implicazioni capitalistiche. Sottolinea come l’uso delle piattaforme digitali possa portare alla sorveglianza e all’estrazione di dati, e promuove la necessità di una critica radicale che sveli le ambiguità e promuova l’emancipazione degli individui attraverso la consapevolezza.
- Quali sono le posizioni critiche di Guastavigna nei confronti della scuola e della formazione? Guastavigna è critico nei confronti di approcci formativi standardizzati e della mera adozione di tecnologie digitali senza una profonda riflessione pedagogica. Evidenzia come la scuola, spesso, sia impreparata all’integrazione efficace di tali strumenti, e che non basta insegnare con il computer, ma occorre educare ad un utilizzo consapevole e critico della tecnologia. Critica anche le logiche mercatistiche che spesso guidano l’introduzione di nuove tecnologie nell’educazione.
- Qual è il significato dell’espressione “concetti contrastivi” nel lavoro di Guastavigna? “Concetti contrastivi” indica l’approccio utilizzato da Guastavigna per descrivere i dispositivi digitali. In pratica, significa analizzare la tecnologia come un prodotto sociale con forti componenti capitalistiche, decostruendo le narrazioni dominanti e svelando le ambiguità e gli inganni della “società della conoscenza sorvegliata”. L’obiettivo è promuovere una visione emancipata e critica del digitale.
- Che ruolo hanno le mappe concettuali nel pensiero di Marco Guastavigna? Le mappe concettuali sono uno strumento centrale nel pensiero di Guastavigna. Le considera un metodo efficace per organizzare, rappresentare e comprendere la conoscenza, e le ha utilizzate ampiamente nella sua pratica didattica e nella sua ricerca. Ha condotto numerosi studi sull’uso delle mappe concettuali e mentali, sia su supporto cartaceo che digitale, evidenziandone i benefici per l’apprendimento e per la comunicazione.
- Qual è la posizione di Guastavigna nei confronti dell’intelligenza artificiale (IA) e del suo impatto sull’istruzione? Guastavigna manifesta una posizione critica e consapevole nei confronti dell’IA. Pur riconoscendone le potenzialità, mette in guardia dai rischi di una dipendenza acritica e dall’utilizzo di strumenti IA che potrebbero favorire la standardizzazione, la sorveglianza e l’estrattivismo dei dati. Sottolinea la necessità di una formazione dei docenti che non si limiti ad un mero addestramento all’uso, ma che sviluppi la capacità di pensiero critico e l’intelligenza umana, promuovendo un uso dell’IA etico e consapevole.
Guida allo Studio: Marco Guastavigna e la Tecnologia Educativa
Quiz
- Qual è lo scopo principale dichiarato dei blog di Marco Guastavigna? Lo scopo principale è la condivisione della conoscenza e lo sviluppo del pensiero critico collettivo, senza tracciamento degli utenti né inserzioni pubblicitarie dirette. L’obiettivo è la crescita professionale e la riflessione critica.
- Quale critica principale viene mossa all’organizzazione dell’VIII edizione del percorso di specializzazione? La critica riguarda le “inaccettabili forzature logistiche”, in particolare l’accorpamento dei gruppi, che ha reso inattuabili gli obiettivi formativi, vulnerando il tempo di apprendimento dei corsisti e portando a possibili violazioni contrattuali.
- Secondo Guastavigna, qual è il dovere politico-culturale in relazione ai dispositivi digitali? Il dovere politico-culturale è quello di descrivere i dispositivi digitali come prodotti sociali con prevalente impianto capitalistico, svelandone le ambiguità in modo emancipato e con uno scopo emancipante. Ciò attraverso una critica radicale della “platform society” e la decostruzione dell’inganno tecno-liberista.
- Qual è il paradosso espresso da Rawlins, citato da Guastavigna, riguardo al sapere? Rawlins afferma che ad ogni miglioramento della produzione, elaborazione e distribuzione del sapere corrisponde un calo del prezzo del pensiero. Guastavigna aggiunge una riflessione con la domanda se questo non comporterà un calo del suo valore.
- Quali sono due delle aree di ricerca e sperimentazione di Guastavigna negli anni 90? Due aree di ricerca principali sono l’impiego della videoscrittura nel recupero e potenziamento delle capacità di scrittura e l’analisi dell’impiego di ipertesti, multimedialità e telematica a sostegno dello sviluppo delle capacità di selezione e organizzazione delle informazioni (abilità di studio).
- Quali sono alcune delle problematiche che Guastavigna indica riguardo le piattaforme digitali che ospitano video incorporati? Alcuni contenuti esterni, come i video incorporati, sono spesso ospitati su piattaforme “avide di dati”, che raccolgono informazioni sugli utenti. Perciò, è consigliabile leggere attentamente le loro policy sulla privacy.
- Che cosa intende Guastavigna con la critica alla “società della conoscenza sorvegliata”? Con “società della conoscenza sorvegliata,” Guastavigna si riferisce ad un sistema in cui la conoscenza è gestita da piattaforme capitalistiche che estraggono dati dagli utenti, limitando la libertà di apprendimento e l’autonomia del pensiero critico.
- Qual è stata una delle prime attività di Guastavigna con le tecnologie digitali che viene citata? Una delle prime attività è l’uso di software per la creazione di giochi di avventura a scuola per lo sviluppo delle capacità di lettura, in collaborazione con il prof. Luciano Rosso, che ha prodotto il fascicolo “Lector in Game”.
- Quale obiettivo generale persegue Guastavigna con le sue pubblicazioni e le sue attività? Guastavigna mira a condividere la conoscenza, stimolare il pensiero critico, e promuovere un approccio consapevole e critico alle tecnologie digitali, soprattutto nel contesto educativo.
- In che modo Guastavigna critica l’approccio “tecnologico” nell’istruzione? Guastavigna non sostiene un’adozione acritica della tecnologia, ma enfatizza l’importanza di un approccio riflessivo che consideri le implicazioni sociali, politiche e cognitive delle tecnologie, invitando a non cadere in un “obbligo tecnologico” o in un liberismo cognitivo.
Domande per Saggio
- Analizzare l’evoluzione del pensiero di Marco Guastavigna riguardo alle tecnologie digitali nell’educazione, mettendo in evidenza i cambiamenti nelle sue posizioni e i temi ricorrenti.
- Discutere criticamente la nozione di “platform society” come descritta da Guastavigna, valutando le implicazioni per l’apprendimento e la cittadinanza.
- Esplorare le implicazioni della critica di Guastavigna alla “società della conoscenza sorvegliata” nel contesto dell’uso delle tecnologie digitali nell’istruzione, e proporre delle alternative.
- Confrontare e contrastare l’approccio di Guastavigna all’uso delle tecnologie digitali con quello di altri pedagogisti o esperti nel settore.
- Valutare l’importanza della “critica radicale” alla tecnologia come strumento per un’educazione emancipatrice e inclusiva, basandosi sulle riflessioni di Guastavigna.
Glossario
- UDL (Universal Design for Learning): Un approccio all’insegnamento e all’apprendimento che cerca di rimuovere le barriere e fornire flessibilità in modo che tutti gli studenti possano accedere e apprendere dai contenuti.
- Platform Society: Un termine che descrive una società sempre più dipendente da piattaforme digitali per le comunicazioni, l’informazione e le interazioni sociali, con potenziali implicazioni per la sorveglianza e l’estrazione di dati.
- Tecno-liberismo: Una ideologia che sostiene un approccio non regolamentato allo sviluppo e all’uso delle tecnologie, spesso associato all’idea che la tecnologia sia un bene in sé e che porti automaticamente a progresso e libertà.
- Società della conoscenza sorvegliata: Un concetto critico che descrive un sistema in cui la produzione e la diffusione della conoscenza sono controllate da piattaforme digitali che raccolgono dati sugli utenti e limitano l’autonomia.
- Estrattivismo: Un termine spesso usato per descrivere il modello economico capitalistico che vede nella raccolta di dati dalle piattaforme digitali una forma di “estrazione” di valore, spesso a discapito degli utenti.
- Pensiero critico: La capacità di analizzare e valutare le informazioni in modo autonomo e oggettivo, mettendo in discussione assunti e preconcetti, e sviluppando un proprio giudizio.
- Software libero (Open Source): Software il cui codice sorgente è liberamente accessibile, modificabile e distribuibile, promuovendo la trasparenza, la collaborazione e la libertà tecnologica.
- Videoscrittura: L’utilizzo di un computer per la creazione, la modifica e la gestione di testi, spesso vista come un’alternativa alla scrittura a mano che può potenziare le capacità di scrittura.
- Ipertesto: Un sistema di organizzazione delle informazioni in forma non lineare, in cui i documenti sono collegati tra loro tramite link, permettendo al lettore di navigare in modo dinamico attraverso diverse risorse.
- Mappe concettuali: Diagrammi che rappresentano visivamente le relazioni tra concetti, favorendo la comprensione, la sintesi e l’organizzazione delle informazioni.
- LIM (Lavagna Interattiva Multimediale): Uno strumento didattico che combina una lavagna tradizionale con un display digitale interattivo, permettendo l’interazione tra docenti e studenti e l’utilizzo di contenuti digitali.
- IA (Intelligenza Artificiale): la simulazione di processi di intelligenza umana da parte di macchine, in particolare sistemi informatici, spesso utilizzato per automatizzare compiti, analizzare dati o interagire con gli utenti.
- Digital Divide: la disparità di accesso e utilizzo delle tecnologie digitali tra diversi gruppi sociali o geografici, un fattore di disuguaglianza sociale e culturale.
- Competenze tecno-logiche: la capacità di utilizzare le tecnologie digitali non solo in modo strumentale ma anche con una consapevolezza delle implicazioni logiche, cognitive e sociali del loro uso.
- Cittadinanza digitale: L’insieme di abilità e responsabilità necessarie per interagire in modo sicuro, etico e consapevole con le tecnologie digitali e partecipare attivamente alla vita civica online.
- E-learning: Modalità di apprendimento supportata dalle tecnologie digitali, spesso associata all’apprendimento a distanza o all’utilizzo di piattaforme online.
- Learning Objects: Piccole unità di apprendimento digitali riutilizzabili in diversi contesti formativi, progettate per essere autonome e facilmente integrabili.
- BYOD (Bring Your Own Device): La pratica di permettere agli studenti di utilizzare i propri dispositivi personali (smartphone, tablet, laptop) per l’apprendimento in classe.
- Digital Naïf: Persone che, pur utilizzando le tecnologie digitali, non possiedono una piena consapevolezza critica delle loro implicazioni, rischi e potenzialità.
- Creative Commons: Licenze che permettono agli autori di definire i termini di utilizzo delle proprie opere, garantendo maggiore flessibilità rispetto al copyright tradizionale, e promuovendo la condivisione e la collaborazione.
- Open Content: Contenuti che sono disponibili con licenze aperte, spesso Creative Commons, per permettere la loro libera diffusione, riuso e modifica.
- Dati: informazioni numeriche o qualitative raccolte attraverso osservazioni, misurazioni o indagini, spesso utilizzate per analisi e decisioni.
- Pluriverso Digitale: L’idea che l’ambiente digitale non sia un insieme omogeneo, ma un complesso di piattaforme, applicazioni e interazioni diversificate e plurali, che devono essere considerate nelle loro specificità.
- Syllabux: un software educativo per la creazione di esercizi e test, spesso criticato per la sua rigidità e per un approccio trasmissivo all’apprendimento.
L’evoluzione del pensiero di Marco Guastavigna sull’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nella scuola può essere tracciata attraverso la sua vasta attività di ricerca, sperimentazione, formazione e pubblicazione, come risulta dai documenti forniti.
- Inizialmente, Guastavigna si concentra sull’uso degli strumenti informatici per il miglioramento delle abilità di scrittura e di studio. Questo interesse si manifesta fin dagli anni ’80 con corsi sull’uso degli strumenti informatici nella didattica e con la sperimentazione della videoscrittura. Pubblicazioni come “Scrivere per il computer” e articoli come “Stimolo alla scrittura e alla progettazione di un testo con lo strumento informatico” testimoniano questo focus iniziale.
- Negli anni ’90, l’interesse si estende agli ipertesti e alla multimedialità come strumenti per l’organizzazione delle informazioni e lo sviluppo delle abilità di studio. Guastavigna esplora le potenzialità degli ipertesti per la didattica e sviluppa software come “Iperfiaba”, un ambiente ipertestuale per la scrittura di fiabe. La sua attività di ricerca si concretizza in seminari e convegni, e in pubblicazioni che riflettono una riflessione critica sull’uso di tali strumenti.
- Il passaggio al nuovo millennio vede un’attenzione crescente alle implicazioni cognitive e culturali delle TIC. Guastavigna si interroga sull’impatto delle interfacce digitali sull’apprendimento, sui concetti trasversali e sulla necessità di una “formazione critica” nei confronti della tecnologia. I suoi interventi e le sue pubblicazioni esplorano le dinamiche dell’interazione uomo-macchina, le potenzialità e i rischi di internet per i bambini e l’importanza di un approccio costruttivista all’apprendimento con le tecnologie.
- Negli anni successivi, Guastavigna sviluppa un approccio più critico verso le tecnologie digitali, con una particolare attenzione al software libero e all’open source. Le sue pubblicazioni e i suoi interventi mettono in luce la necessità di una “cultura tecnologica e saggezza digitale”, l’importanza di valutare criticamente il software didattico, e i rischi di una “digitalizzazione” acritica della scuola. Continua ad esplorare le potenzialità delle mappe concettuali come strumenti di apprendimento e si impegna nella formazione dei docenti sull’uso consapevole delle TIC.
- Negli ultimi anni, Guastavigna si concentra sulle implicazioni etiche e politiche delle tecnologie digitali, in particolare dell’intelligenza artificiale. Il suo pensiero si fa sempre più critico verso il “capitalismo delle piattaforme” e la “società della conoscenza sorvegliata”. I suoi interventi e le sue pubblicazioni mettono in guardia dai rischi di una “taskificazione e monetizzazione dell’intelligenza prestazionale” e promuovono un “approccio emancipante al pluriverso digitale”. Guastavigna sottolinea la necessità di una “cittadinanza critica” in grado di navigare le complessità del mondo digitale e di resistere alle derive tecnocratiche.
In sintesi, l’evoluzione del pensiero di Guastavigna sull’uso delle TIC nella scuola si caratterizza per un passaggio da un’iniziale enfasi sugli aspetti pratici e strumentali a una riflessione sempre più approfondita sulle implicazioni cognitive, culturali, etiche e politiche della tecnologia. Il suo approccio si è evoluto da un’ottimistica fiducia nelle potenzialità delle TIC per la didattica a un’analisi critica delle dinamiche di potere e controllo che esse possono generare, con una costante attenzione alla necessità di un uso consapevole, critico ed emancipante delle tecnologie per lo sviluppo umano.
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Le pubblicazioni di Marco Guastavigna sono strettamente correlate alle sue esperienze formative e professionali, riflettendo un percorso di ricerca e sperimentazione nel campo della didattica e delle tecnologie digitali. Le sue pubblicazioni spaziano da articoli scientifici e saggi a materiali didattici e contributi per riviste specializzate.
Formazione e aggiornamento:
- Guastavigna ha partecipato a numerosi corsi di aggiornamento e formazione sull’uso degli strumenti informatici nella didattica a partire dagli anni ’80.
- Questi corsi includono iniziative del C.I.D.I. di Torino, convegni su informatica e didattica, e laboratori sperimentali. Ha inoltre conseguito un diploma di specializzazione in “Insegnare con il computer”.
- La sua formazione continua si estende a seminari su tecnologie di comunicazione, disabilità e tecnologie educative, e a workshop su temi come la comunicazione animata e le tecnologie nei contesti formativi.
- Ha partecipato a seminari di formazione per e-tutor e corsi su didattica e cultura nella rete.
- Queste esperienze formative hanno fornito la base per la sua attività di ricerca e pubblicazione, e molti dei temi affrontati nei suoi corsi si ritrovano nelle sue pubblicazioni.
Sperimentazione e ricerca:
- Guastavigna ha svolto attività di sperimentazione e ricerca sull’uso della videoscrittura per il recupero e il potenziamento delle capacità di scrittura, a partire dal suo ruolo come insegnante di sostegno.
- Questi studi hanno portato a diverse pubblicazioni e presentazioni in convegni.
- La sua ricerca si è estesa all’impiego di applicazioni ipertestuali e multimediali per lo sviluppo delle capacità di studio, con pubblicazioni e presentazioni in diverse sedi.
- Le sue pubblicazioni includono anche studi sugli aspetti cognitivi della relazione utente-interfaccia analogica.
- Guastavigna ha condotto ricerche e sperimentazioni sull’uso didattico di mappe concettuali e mentali.
Pubblicazioni come esito delle esperienze:
- Molte delle sue pubblicazioni, sia cartacee che elettroniche, documentano i risultati delle sue sperimentazioni e ricerche, fungendo anche da materiali di approfondimento per altri docenti.
- Ha pubblicato articoli su riviste specializzate come “Insegnare”, “Scuola Viva”, “Percorsi”, “Golem”, e “Italiano&Oltre”.
- Ha contribuito a libri e dossier dedicati all’uso delle tecnologie nella didattica e all’inclusione.
- Ha redatto numerosi materiali per la formazione, inclusi guide, software didattici e articoli online.
- Le sue pubblicazioni comprendono anche articoli su temi come l’intelligenza artificiale, la cittadinanza digitale, e la critica alla “platform society”
- Guastavigna non si limita a descrivere le tecnologie, ma le analizza criticamente, evidenziandone ambiguità e implicazioni sociali.
In sintesi, le pubblicazioni di Guastavigna rappresentano la sintesi e la diffusione della sua vasta esperienza formativa, di ricerca e di sperimentazione sul campo. Le sue pubblicazioni offrono una riflessione critica sull’uso delle tecnologie nella didattica, e propongono approcci innovativi per l’apprendimento e l’inclusione, sempre con un’attenzione particolare al contesto sociale e culturale in cui queste tecnologie vengono utilizzate.
L’approccio didattico che caratterizza il blog di Marco Guastavigna, in particolare il blog “(già) Supporto a Laboratorio ‘Nuove tecnologie per l’apprendimento’ – Specializzazione sul sostegno”, è fortemente orientato all’Universal Design for Learning (UDL). Questo approccio si riflette in diversi aspetti del blog:
- Centralità del dialogo: Il blog si propone di costruire un “lessico analitico, critico e professionalmente davvero significativo” attraverso il dialogo. Questo indica un approccio didattico partecipativo, in cui la riflessione e lo scambio di idee sono centrali.
- Sostegno alla progettazione, elaborazione e verifica di materiali didattici: Il blog non si limita a fornire informazioni, ma vuole essere un supporto attivo per la creazione e valutazione di risorse utili alla mediazione didattica. L’enfasi è quindi sulla pratica e sull’applicazione concreta dei principi dell’UDL.
- Focus sull’inclusione: Il blog è nato nel contesto di un percorso di specializzazione sul sostegno, il che sottolinea un forte orientamento verso l’inclusione e l’attenzione alle esigenze di tutti gli studenti, in linea con i principi dell’UDL.
- Utilizzo delle nuove tecnologie: Il blog promuove l’uso di nuove tecnologie per l’apprendimento, indicando materiali e applicazioni da scaricare e utilizzare sul Web. Questo implica un approccio didattico che integra le tecnologie digitali come strumenti per la mediazione didattica e per l’inclusione.
- Aggiornamento costante: Il blog viene aggiornato sui temi più recenti, come l’intelligenza artificiale nella mediazione didattica per l’inclusione, il che dimostra un approccio dinamico e attento alle evoluzioni del settore.
- Condivisione della conoscenza e sviluppo professionale: Il blog ha come scopo principale la condivisione della conoscenza e lo sviluppo professionale, il che implica un approccio didattico aperto e collaborativo.
- Assenza di tracciamento e pubblicità: Il blog non utilizza cookie traccianti e non raccoglie dati sugli utenti, il che indica un approccio etico e rispettoso della privacy degli utenti, coerente con una visione dell’educazione centrata sulla persona.
In sintesi, il blog di Guastavigna si caratterizza per un approccio didattico che integra i principi dell’UDL, l’uso critico delle tecnologie digitali, il dialogo e la collaborazione, con un forte orientamento all’inclusione e allo sviluppo professionale. Questo approccio si riflette nella struttura del blog, nei suoi contenuti e nel suo obiettivo di supportare la progettazione, l’elaborazione e la verifica di materiali didattici inclusivi.
Le dimissioni di Marco Guastavigna dal ruolo di tutor durante l’VIII edizione del percorso di specializzazione sul sostegno sono state causate da “inaccettabili forzature logistiche operate dalla gestione”. Nello specifico, queste forzature hanno reso “inattuabili gli obiettivi formativi raggiunti nelle edizioni precedenti”.
I problemi principali sono stati:
- L’accorpamento di gruppi: Questa pratica è stata vista come foriera di potenziali violazioni contrattuali, oltre che di vulnerabilità al tempo di apprendimento dei corsisti [1]. L’accorpamento di gruppi è stata una decisione logistica che ha avuto un impatto negativo sulla qualità della formazione e sul rispetto degli accordi contrattuali.
In seguito a queste problematiche, le mancate proposte di incarico nelle tornate successive sono state considerate da Guastavigna “fonte di sollievo e di orgoglio etico”. Questa affermazione indica una forte presa di posizione contro le pratiche gestionali che compromettevano la qualità della formazione e i diritti dei corsisti.
Il blog “Pensieri artificiali” documenta le esplorazioni dell’autore, Marco Guastavigna, sulle capacità degli agenti di intelligenza artificiale, focalizzandosi soprattutto sull’utilizzo di strumenti come ChatGPT e Midjourney. I post, pubblicati dal 2022 al 2025, analizzano diverse applicazioni dell’IA, dalla scrittura alla sintesi di testi, con un approccio sperimentale e giocoso. Il blog si presenta come una piattaforma di condivisione della conoscenza, senza raccogliere dati utente, eccetto per i contenuti esterni incorporati.
Il blog “Pensieri artificiali” esplora i limiti e le potenzialità dell’intelligenza artificiale (IA) attraverso la sperimentazione con agenti artificiali di assistenza ad attività cognitive.
- Il blog si concentra sulle possibilità operative degli agenti artificiali, suggerendo un approccio pratico all’esplorazione dell’IA.
- Gli articoli del blog dimostrano come l’IA possa essere applicata in vari ambiti, come l’argomentazione, l’analisi e la sintesi del testo, e persino la generazione di immagini.
- Il blog include categorie specifiche come “Argomentazione artificiale”, “Analisi artificiale del testo” e “Sintesi artificiale”, indicando un interesse nell’esplorare le capacità dell’IA in questi campi.
- Sono anche presenti le categorie “Agente: Chatgpt” e “Agente: Midjourney”, il che suggerisce l’utilizzo di strumenti specifici per sperimentare con l’IA.
- Gli articoli pubblicati dimostrano un interesse per l’applicazione pratica dell’IA e la comprensione dei suoi limiti.
- Il blog è stato attivo dal 2022, con un picco di pubblicazioni nel 2024. Questo dimostra un interesse continuo e crescente verso le tematiche dell’IA.
In sintesi, il blog “Pensieri artificiali” esplora i limiti e le potenzialità dell’IA attraverso la sperimentazione diretta con agenti artificiali, focalizzandosi sulle loro applicazioni pratiche in vari campi e analizzando i risultati ottenuti.
Il blog “Pensieri artificiali” esplora le possibilità operative degli agenti artificiali, con un focus particolare sull’assistenza alle attività cognitive. Il blog sembra “giocare” con queste possibilità, suggerendo un approccio esplorativo e sperimentale con i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
Alcuni punti chiave sulla prospettiva del blog, desunti dalle informazioni fornite, includono:
- L’interesse per l’agentività disumana: Il titolo stesso del blog, “Pensieri artificiali – Ad agentività disumana, ossia statisticamente probabilistica sulla base di BigCorpora,” indica un interesse per le capacità dei sistemi di IA che vanno oltre le capacità umane. Questo suggerisce una prospettiva che considera i LLM come entità con caratteristiche proprie, piuttosto che semplici strumenti.
- L’uso dei BigCorpora: Il sottotitolo menziona anche l’uso di “BigCorpora”, ovvero grandi insiemi di dati testuali, come base per l’attività dei LLM. Questo indica una comprensione del fatto che le capacità dei modelli linguistici sono basate sull’analisi di enormi quantità di testo.
- Le categorie del blog: Le categorie del blog mostrano un interesse specifico per l’argomentazione artificiale, l’analisi e la sintesi artificiale del testo, con un focus su agenti specifici come ChatGPT e Midjourney. Questo indica che il blog affronta diversi aspetti dell’uso dei LLM e la loro applicazione a diversi compiti.
- L’approccio alla condivisione della conoscenza: Il blog dichiara di avere come scopo principale la condivisione della conoscenza e di non raccogliere dati sugli utenti. Questo suggerisce un’ottica orientata alla comunità e alla diffusione delle informazioni riguardanti i LLM.
In sintesi, il blog “Pensieri artificiali” sembra avere una prospettiva esplorativa e critica nei confronti dei LLM, concentrandosi sulle loro capacità di ragionamento, analisi e sintesi, e basandosi sulla loro dipendenza da grandi corpora di dati. Il blog è orientato alla condivisione della conoscenza e all’esplorazione delle possibilità di questi strumenti per attività cognitive.
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Briefing Document: “Pensieri artificiali – Ad agentività disumana, ossia statisticamente probabilistica sulla base di BigCorpora.”
Data: 15 maggio 2024 (data odierna) Autore: Chatbot assistente Oggetto: Analisi e sintesi del blog “Pensieri artificiali” di Marco Guastavigna.
Introduzione
Questo documento fornisce un’analisi del blog “Pensieri artificiali” di Marco Guastavigna, basandosi sull’estratto fornito. Il blog, attivo dal 2022, si concentra sull’esplorazione delle possibilità operative degli agenti artificiali di assistenza ad attività cognitive. Il titolo stesso, “Pensieri artificiali – Ad agentività disumana, ossia statisticamente probabilistica sulla base di BigCorpora,” suggerisce un’indagine critica sull’intelligenza artificiale, vista non come una replica dell’intelligenza umana ma come un sistema basato su calcoli statistici derivanti da grandi corpora di dati.
Temi Principali
- Agentività Artificiale e Assistenza Cognitiva:
- Il blog esplora attivamente il ruolo degli agenti artificiali come strumenti di supporto per attività cognitive. Questo è evidenziato dalla frase introduttiva: “Il blog ‘gioca’ con le possibilità operative degli agenti artificiali di assistenza ad attività cognitive.”
- L’aggettivo “disumana” nel titolo suggerisce una riflessione sul fatto che l’intelligenza artificiale, pur essendo utile, opera con modalità diverse rispetto al pensiero umano.
- Natura Statistico-Probabilistica dell’IA:
- Il sottotitolo del blog chiarisce che l’intelligenza artificiale è basata su “statistica probabilistica sulla base di BigCorpora.” Questo mette in evidenza che le risposte e le azioni delle IA sono il risultato di calcoli su enormi dataset, piuttosto che di vera comprensione o coscienza.
- Questa enfasi sulla base statistica sottolinea una visione critica nei confronti della narrazione antropomorfica dell’IA, spostando l’attenzione sulla sua natura algoritmica.
- Esplorazione Pratica Attraverso Blog Post:
- Il blog pubblica regolarmente articoli (come si evince dalle date di febbraio 2025) che sembrano esplorare diverse sfaccettature dell’IA, dalla scrittura (“A proposito di scrittura”), all’analisi (“Come analizzare una mappa concettuale? Dura insegnarlo a uno sciabot”), alla creatività (“Serendipità intrisa di mercato”), fino all’arrivo di nuovi modelli (“Appena arrivato in locale: è Qwen2.5:3b”).
- I titoli dei post, a volte criptici o provocatori (“Finalmente!”, “Lo stesso gesto”), suggeriscono un approccio riflessivo e sperimentale, anziché meramente descrittivo.
- Categorie e Anni di Pubblicazione:
- Le categorie del blog offrono un’idea chiara degli argomenti trattati: “Argomentazione artificiale,” “Agente: Chatgpt,” “Agente: Midjourney,” “Analisi artificiale del testo,” e “Sintesi artificiale.” Ciò dimostra un interesse sia per gli aspetti teorici che pratici dell’IA.
- La frequenza di pubblicazione nel 2024 (816 post) suggerisce una prolifica attività del blog, con un focus particolare sull’anno precedente a quello corrente (2025).
- Impegno per la Condivisione della Conoscenza e Rispetto della Privacy:
- Il blog dichiara esplicitamente che il suo scopo è la “condivisione della conoscenza,” sottolineando un approccio aperto e democratico all’esplorazione dell’IA.
- Viene affermata una politica di privacy molto chiara: “Non usiamo cookie traccianti, non raccogliamo dati sugli utenti; per leggere non dovete registrarvi in alcun modo.” Questa affermazione indica un’attenzione alla privacy degli utenti e una volontà di offrire un’esperienza di lettura senza intrusione.
- Viene riconosciuto che alcuni contenuti esterni potrebbero avere policy sulla privacy differenti, invitando gli utenti a prestare attenzione (“Alcuni contenuti esterni – per esempio i video incorporati – sono però ospitati da applicazioni avide di dati e in quel caso conviene leggere attentamente le loro policy”).
Punti Chiave e Citazioni
- Natura dell’IA: “statistica probabilistica sulla base di BigCorpora” – evidenzia che l’IA è basata su modelli statistici, non su una vera comprensione.
- Scopo del blog: “Questo blog ha come unico scopo la condivisione della conoscenza” – sottolinea l’obiettivo educativo e di apertura.
- Privacy degli utenti: “Non usiamo cookie traccianti, non raccogliamo dati sugli utenti” – assicura che la privacy degli utenti è una priorità.
- Esplorazione attiva: “Il blog ‘gioca’ con le possibilità operative degli agenti artificiali di assistenza ad attività cognitive.” – indica un approccio pratico e sperimentale.
Conclusioni
Il blog “Pensieri artificiali” di Marco Guastavigna si presenta come uno spazio di riflessione critica sull’intelligenza artificiale, esplorando le sue capacità e i suoi limiti. Attraverso l’analisi dei temi e delle categorie, emerge un quadro di un’indagine approfondita sulla natura algoritmica dell’IA, con un focus sulla sua applicazione pratica. Il tutto è permeato da un forte impegno alla condivisione della conoscenza e al rispetto della privacy degli utenti. Il blog sembra essere un laboratorio di idee, dove la tecnologia viene esplorata con occhio critico e spirito sperimentale.
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Fine modulo
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Le tre categorie più presenti nel blog “Pensieri artificiali”, in base al numero di post, sono:
- Argomentazione artificiale (141 post)
- Agente: Chatgpt (50 post)
- Agente: Midjourney (49 post)
Queste categorie evidenziano un focus particolare del blog sull’esplorazione delle capacità degli agenti di intelligenza artificiale in diversi ambiti, con un’attenzione specifica alle capacità argomentative, all’uso di ChatGPT e alla generazione di immagini con Midjourney. Il blog si concentra sulla condivisione della conoscenza, senza raccogliere dati sugli utenti, e sembra “giocare” con le possibilità operative degli agenti artificiali.
Quiz a Risposta Breve
- Qual è il tema principale del blog “Pensieri Artificiali”? Il blog esplora le possibilità operative degli agenti artificiali nel supporto alle attività cognitive, focalizzandosi sulle loro capacità di assistenza e interazione con l’intelligenza umana.
- Chi è l’autore degli articoli del blog? L’autore degli articoli è Marco Guastavigna, come indicato in ciascun post del blog.
- Qual è l’anno di pubblicazione più frequente degli articoli del blog? L’anno di pubblicazione più frequente è il 2024, con 816 articoli pubblicati.
- Qual è uno degli scopi dichiarati del blog? Uno degli scopi dichiarati del blog è la condivisione della conoscenza, escludendo pratiche di tracciamento degli utenti.
- Quali sono alcune delle categorie di argomenti trattati nel blog? Le categorie includono argomentazione artificiale, agenti come Chatgpt e Midjourney, analisi artificiale del testo, e sintesi artificiale.
- Cosa si intende con “agentività disumana” nel contesto del titolo del blog? “Agentività disumana” si riferisce alla capacità degli agenti artificiali di agire in maniera autonoma, basandosi su logiche probabilistiche derivate da grandi corpora di dati, non necessariamente in modo simile all’intelligenza umana.
- Quali sono le implicazioni per la privacy degli utenti, secondo il blog? Il blog dichiara di non usare cookie traccianti e non raccogliere dati sugli utenti, ma avverte che alcuni contenuti esterni potrebbero essere gestiti da terze parti con politiche di privacy diverse.
- Cosa implica l’uso di “BigCorpora” per gli agenti artificiali? L’uso di “BigCorpora” implica che gli agenti artificiali basano le loro capacità su grandi quantità di dati testuali o di altro tipo, il che consente loro di generare risposte e comportamenti in maniera probabilistica.
- Qual è un esempio di post recente che è apparso nel blog, secondo il testo fornito? Tra i post recenti si possono trovare “(in)attacAbilismo”, “Serendipità intrisa di mercato” e “Prova per chi legge”.
- Cosa significa l’espressione “statisticamente probabilistica” nel titolo? “Statisticamente probabilistica” significa che le azioni degli agenti artificiali sono basate su probabilità derivate dall’analisi statistica di grandi dataset, e non su un ragionamento deterministico come quello umano.
Risposte del Quiz
- Il blog esplora le possibilità operative degli agenti artificiali nel supporto alle attività cognitive, focalizzandosi sulle loro capacità di assistenza e interazione con l’intelligenza umana.
- L’autore degli articoli è Marco Guastavigna, come indicato in ciascun post del blog.
- L’anno di pubblicazione più frequente è il 2024, con 816 articoli pubblicati.
- Uno degli scopi dichiarati del blog è la condivisione della conoscenza, escludendo pratiche di tracciamento degli utenti.
- Le categorie includono argomentazione artificiale, agenti come Chatgpt e Midjourney, analisi artificiale del testo, e sintesi artificiale.
- “Agentività disumana” si riferisce alla capacità degli agenti artificiali di agire in maniera autonoma, basandosi su logiche probabilistiche derivate da grandi corpora di dati, non necessariamente in modo simile all’intelligenza umana.
- Il blog dichiara di non usare cookie traccianti e non raccogliere dati sugli utenti, ma avverte che alcuni contenuti esterni potrebbero essere gestiti da terze parti con politiche di privacy diverse.
- L’uso di “BigCorpora” implica che gli agenti artificiali basano le loro capacità su grandi quantità di dati testuali o di altro tipo, il che consente loro di generare risposte e comportamenti in maniera probabilistica.
- Tra i post recenti si possono trovare “(in)attacAbilismo”, “Serendipità intrisa di mercato” e “Prova per chi legge”.
- “Statisticamente probabilistica” significa che le azioni degli agenti artificiali sono basate su probabilità derivate dall’analisi statistica di grandi dataset, e non su un ragionamento deterministico come quello umano.
Domande in Formato Saggio
- Analizza il titolo del blog “Pensieri artificiali – Ad agentività disumana, ossia statisticamente probabilistica sulla base di BigCorpora” e discuti come questo titolo riflette le principali preoccupazioni e i temi affrontati nel blog.
- Valuta il ruolo e l’impatto delle categorie di argomenti trattati nel blog, come “argomentazione artificiale” e “agente: Chatgpt”, sull’evoluzione della nostra comprensione delle tecnologie di intelligenza artificiale.
- Confronta e contrasta i diversi approcci alla privacy e alla gestione dei dati descritti nel blog con le pratiche comuni di altri siti web che si occupano di tecnologia.
- Esplora le implicazioni etiche della “agentività disumana” e della “statistica probabilistica” in relazione alle tecnologie di intelligenza artificiale e alle loro applicazioni nella vita quotidiana.
- Discuti in che modo il blog “Pensieri Artificiali” contribuisce alla diffusione della conoscenza e alla comprensione critica delle tecnologie di intelligenza artificiale, considerando il suo obiettivo dichiarato e il formato dei suoi contenuti.
Glossario
- Agentività Artificiale: La capacità di un sistema di intelligenza artificiale di agire in modo autonomo, prendendo decisioni e compiendo azioni senza intervento umano diretto.
- BigCorpora: Grandi raccolte di dati, spesso testuali, utilizzate per addestrare modelli di intelligenza artificiale.
- Agentività Disumana: Si riferisce a forme di azione degli agenti artificiali che non sono basate sul ragionamento umano, ma su modelli probabilistici e statistici.
- Statisticamente Probabilistica: Metodo di ragionamento o azione basato sull’analisi di dati e sulla probabilità di eventi, anziché su regole fisse o deterministiche.
- LLM (Large Language Model): Un tipo di modello di intelligenza artificiale addestrato su grandi quantità di dati testuali per comprendere e generare linguaggio naturale.
- Cookie Traccianti: Piccoli file di testo che i siti web salvano sui computer degli utenti per tracciare le loro attività online.
- Analisi Artificiale del Testo: L’uso di algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare, comprendere e interpretare il testo scritto.
- Sintesi Artificiale: La generazione automatica di testo, audio o video attraverso l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale.
- Sciatbot: Termine che sembra riferirsi a “chatbot” o un sistema di intelligenza artificiale conversazionale, utilizzato in modo ironico per enfatizzare le difficoltà nell’insegnamento di compiti complessi.
- Serendipità: La scoperta casuale di cose positive o interessanti, non cercate intenzionalmente, spesso associata al processo creativo e di innovazione.
- In sintesi, il blog “Pensieri artificiali” sembra avere una prospettiva esplorativa e critica nei confronti dei LLM, concentrandosi sulle loro capacità di ragionamento, analisi e sintesi, e basandosi sulla loro dipendenza da grandi corpora di dati
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- . Il blog è orientato alla condivisione della conoscenza e all’esplorazione delle possibilità di questi strumenti per attività cognitive
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