


Il testo riprodotto nelle immagini è stato scritto da Gemini, con il vincolo di usare soltanto parole appartenenti al nuovo vocabolario di base degli italiani.
Sto sperimentando le funzionalità laboratoriali di Perplexity e ho realizzato tre accrocchi, assolutamente da rodare e sistemare prima di essere combinati in uno soltanto – unica soluzione dotata di senso e utile a qualcosa, perché in grado di dare un’idea di massima del tasso di comprensibilità di un testo.
La consegna a Gemini era “scrivere un saggio sul pensiero de-coloniale” e conteneva apposta un termine certamente non presente nel recinto di vocaboli.
Il risultato è un penoso tentativo del dispositivo di aggirare il problema concettuale – difficile anche per una intelligenza ad autentica capacità semantica come quella umana – con generici e grotteschi riferimenti alla necessità di cambiare modelli di pensiero come tendenza dell’umanità.
