Attivare una partnership intellettuale critica, collettiva e mutualistica con gli accrocchi generativi: è ora!

Il fascicolo raccoglie spunti di riflessione che possono essere tradotti in percorsi di formazione e spazi operativi di acculturazione condivisa.

per chi va di fretta

Le riflessioni di…

ChatGPT: Ecco una sintesi e una proposta formativa basate sui documenti forniti, presentate in italiano.

Un’analisi della raccolta di articoli e mappe concettuali di Marco Guastavigna rivela un esame approfondito e critico del ruolo della tecnologia, in particolare dell’Intelligenza Artificiale, nel quadro del capitalismo contemporaneo. I documenti esplorano le dimensioni etiche, filosofiche, sociali, economiche e politiche di quella che Guastavigna definisce la “logistica capitalistica della conoscenza”.

Temi Chiave Esplorati

Gli scritti di Marco Guastavigna affrontano una serie di questioni critiche all’intersezione tra tecnologia, educazione e società:

Aspetti Etici e Filosofici:

  • La natura della conoscenza: I documenti mettono in discussione la visione dominante della conoscenza come mero asset economico. Guastavigna promuove un “sapere pluriversale” che riconosce molteplici epistemologie, in contrasto con una visione monolitica e occidentalocentrica.
  • Collaborazione uomo-IA: Un tema centrale è l’appello a una “autorialità generativa supervisionata”, in cui gli esseri umani mantengono il controllo e la responsabilità nella loro interazione con l’IA. approccio, definito “assistenza a potenziamento”, posiziona l’IA come strumento cognitivo per la riflessione e la costruzione della conoscenza, non come sostituto dell’intelletto umano.
  • Autonomia vs. Eteronomia: I documenti tracciano una netta distinzione tra l'”agente organico” (umano), che definisce autonomamente gli obiettivi, e l'”agente artificiale” (IA), che riceve obiettivi assegnati dall’esterno. solleva questioni fondamentali su intenzionalità, responsabilità e significato dell’azione intelligente.
  • Creatività autentica vs. simulata: Guastavigna offre una tassonomia della creatività, distinguendo tra la creazione intellettuale genuina e forme che sono commerciali, subordinate o manipolatorie.

Aspetti Sociali e Culturali:

  • Epistemicidio: I documenti sostengono che il quadro tecnologico dominante conduce a “epistemicidi”, ovvero la cancellazione sistematica o la marginalizzazione di forme di conoscenza alternative.
  • Overload digitale e impoverimento cognitivo: La “metalettura artificiale” è proposta come metodo per contrastare il sovraccarico informativo attraverso l’uso consapevole degli assistenti digitali. Senza un tale impegno critico, la disruption digitale del linguaggio porta a un impoverimento concettuale e cognitivo.
  • Educazione: Guastavigna critica l’ingerenza degli interessi corporativi nell’istruzione e promuove l’apprendimento come “attività autoriale”, in cui lo studente è un protagonista attivo e critico. Propone di utilizzare l’IA per attività esplorative e ludiche ispirate a figure come Rodari e Queneau per favorire una riflessione critica sugli strumenti stessi.

Aspetti Economici e Politici:

  • Capitalismo Cibernetico e Logica Estrattiva: Il modello sociale attuale è descritto come “capitalismo cibernetico”, caratterizzato da un “estrattivismo per accumulazione di valore” che va oltre le risorse materiali per includere dati, attenzione e relazioni.
  • Mercificazione della conoscenza: Una tesi centrale è che, all’interno del neoliberismo, la conoscenza viene trasformata in una risorsa economica di mercato, finalizzata alla competizione, all’occupazione e al potere. Questo processo è facilitato da “dispositivi estrattivi di IA”. 151515
  • Invisibilizzazione del Lavoro: L’economia digitale rende il lavoro umano invisibile dietro le interfacce, portando a un’erosione dei diritti e delle tutele.
  • La Necessità di un Controllo Democratico: Un appello ricorrente è che l’IA diventi un “servizio universale, sostenibile e a controllo democratico”, opponendosi a modelli commerciali opachi ed estrattivi. Ciò richiede una visione politica basata su equità e dignità.

Capacità dei Dispositivi della “Logistica Capitalistica della Conoscenza”

Secondo l’analisi di Guastavigna, i dispositivi che operano all’interno della logistica capitalistica della conoscenza possiedono un insieme potente e poliedrico di capacità progettate per riconfigurare la conoscenza a fini di mercato:

  • Estrazione e Standardizzazione: I dispositivi di IA sono fondamentalmente “estrattivi”, catturando ed elaborando la conoscenza umana preesistente. Essi catturano, declassano e frammentano i saperi pratici, artigianali e lavorativi, portando al de-skilling. Allo stesso tempo, catturano e standardizzano la conoscenza formativa, allineandola alle esigenze del mercato.
  • Gerarchizzazione e Selezione: Queste tecnologie selezionano, finanziano e supportano attivamente i “saperi di impresa” come forma dominante. Ciò crea una gerarchia in cui la conoscenza accademica viene “addomesticata” e i saperi pratici sono resi “subalterni”.
  • Manipolazione e Condizionamento: Attraverso algoritmi e interfacce, utenti e lavoratori sono guidati e influenzati verso comportamenti che generano valore per le piattaforme digitali.
  • Profilazione: La raccolta massiva di dati personali permette la creazione di profili dettagliati usati non solo per la pubblicità, ma anche per influenzare opinioni e controllare la forza lavoro.
  • Meccanizzazione del Linguaggio: La disruption digitale trasforma l'”atto linguistico” in un “atto tecnicizzato”, valutato secondo metriche industriali come velocità, brevità e chiarezza. Questo promuove la standardizzazione e l’omologazione.
  • Accelerazione e Automazione: Gli assistenti IA sono utilizzati per accelerare la produzione di contenuti, favorendo la conformità a pattern statisticamente efficaci piuttosto che l’originalità.

Proposta per un’Attività Formativa Dialogica e Mutualistica

Traendo ispirazione dalla pedagogia critica di Guastavigna, si può progettare un’attività formativa per promuovere una “comprensione sobria” e un “apprendimento autoriale”. L’attività sarebbe strutturata come un workshop collaborativo.

Titolo: “Riappropriarsi della Parola: Un Dialogo Mutualistico su IA e Conoscenza”

Obiettivo: Sviluppare un approccio critico e consapevole all’uso dell’IA generativa, passando da un consumo passivo a un coinvolgimento supervisionato e autoriale.

Struttura:

Parte 1: Decostruire la Macchina (Fase Dialogica)

  1. Introduzione ed Esperienza Condivisa (30 minuti):
    • I partecipanti condividono i loro usi e percezioni attuali dell’IA generativa.
    • Il facilitatore introduce una mappa concettuale centrale tratta dai documenti forniti, come “Conoscenza, neoliberismo, AI” o “Meccanizzazione linguistica”.
  2. Analisi Guidata di Gruppo (60 minuti):
    • I partecipanti vengono divisi in piccoli gruppi. Ogni gruppo riceve una mappa concettuale diversa dalla raccolta (es. “Comprensione sobria”, “Approccio alla logistica capitalistica”).
    • Utilizzando una scheda di domande guida, i gruppi analizzano la loro mappa:
      • Qual è la tensione o il conflitto centrale identificato in questa mappa?
      • Come descrive questa mappa la relazione tra tecnologia, conoscenza e potere?
      • Identificate 3-5 termini chiave (es. “epistemicidio”, “invisibilizzazione di lavoro” , “dispositivi estrattivi”) e discutete il loro significato con parole vostre.
    • Questa fase incoraggia il dialogo e la costruzione di un significato condiviso a partire dal vocabolario critico di Guastavigna.
  3. Sintesi Mutualistica (45 minuti):
    • I gruppi riferiscono in plenaria, condividendo i loro risultati principali.
    • Il facilitatore sintetizza i contributi su una lavagna, creando una “mappa delle mappe” collettiva che collega visivamente le critiche fondamentali: estrattivismo, mercificazione, epistemicidio e l’appello a un controllo democratico.

Parte 2: Ricostruire la Nostra Pratica (Fase Mutualistica e Creativa)

  1. Introduzione alla “Pratica Autoriale Supervisionata” (30 minuti):
    • Il facilitatore presenta l’alternativa proposta da Guastavigna: “assistenza a potenziamento” e “metalettura artificiale”. Viene evidenziato il concetto dell’essere umano come “ideatore” che supervisiona, verifica e aggiunge valore.
  2. Workshop “Imbeccata Scatenante” (75 minuti):
    • Questo esercizio pratico si basa sul documento “Imbeccata scatenante”.
    • Passo 1: A tutti i partecipanti viene fornito un breve testo “neutro” (es. una voce di enciclopedia standard).
    • Passo 2: In coppia, i partecipanti elaborano un'”imbeccata scatenante” per un’IA generativa, chiedendole di riscrivere il testo da una prospettiva specifica e critica, rispecchiando gli esempi di Guastavigna (es. “Ora riscrivi… in chiave decoloniale, cooperativa, mutualistica, anti-abilista, capace di riconoscere l’epistemicidio culturale…” ).
    • Passo 3: Le coppie utilizzano un’IA per generare il nuovo testo basato sulla loro imbeccata.
    • Passo 4 (Il Cuore Mutualistico): Le coppie si scambiano i testi generati e le imbeccate originali. Forniscono quindi un feedback reciproco, non sull’output dell’IA, ma sulla capacità umana di elaborare l’imbeccata e sull’intenzione. L’obiettivo è aiutarsi a vicenda a perfezionare la capacità di “supervisionare” e “dirigere” l’IA verso un risultato di valore e non standardizzato.
  3. Riflessione Finale di Gruppo (30 minuti):
    • I partecipanti discutono l’esperienza. È stato possibile spingere l’IA oltre l’essere un “pappagallo stocastico”? In che modo l’atto di creare un’imbeccata critica ha cambiato la loro relazione con lo strumento?
    • Il workshop si conclude con un brainstorming per definire i principi di un “manifesto” per un uso mutualistico e autoriale dell’IA nei propri contesti (lavoro, studio, ecc.), radicando la teoria critica in impegni pratici ed etici.



    • ChatGPT: Il fascicolo “Alzare l’asticella si può (e si deve)” di Marco Guastavigna rappresenta un corpus articolato di riflessioni critiche sulla logistica capitalistica della conoscenza, con l’obiettivo di promuovere un apprendimento emancipante e una cittadinanza epistemica attiva. Ecco una sintesi per assi tematici e proposta formativa.

      ❖ Aspetti trattati
      🧠 Filosofici
      Critica della razionalità capitalistica e tecnocratica.
      Decostruzione delle narrazioni egemoniche (es. genialità individuale, lungotermismo elitario).
      Riflessione sull’epistemologia dell’IA: non solo strumenti, ma dispositivi politici.
      ⚖️ Etici
      Denuncia dell’estrattivismo digitale: invisibilizzazione, manipolazione, profilazione.
      Richiesta di modelli di IA controllati, trasparenti e non autoritari.
      Valorizzazione della dignità del soggetto come fine e non mezzo.
      🌍 Sociali
      La logistica digitale produce soggettività docili, precarizzate e disconnesse.
      Esclusione dei saperi subalterni e minoritari (epistemicidi).
      Richiamo alla costruzione di una cittadinanza consapevole e solidale.
      💰 Economici
      La conoscenza è trattata come asset economico e materia prima selezionata.
      L’IA generativa agisce da macchina estrattiva e standardizzatrice.
      La logistica del profitto governa la distribuzione e la riproduzione del sapere.
      🏛️ Politici
      L’educazione viene proposta come primo ambito di resistenza alla cibernetizzazione neoliberale.
      Rifiuto della subalternità epistemica: l’apprendimento è posizionamento politico.
      L’IA va concepita come infrastruttura cognitiva pubblica e democratica.

      ❖ Capacità attribuite alla logistica capitalistica della conoscenza
      I dispositivi della logistica capitalistica:
      Producono invisibilità: dissimulano il lavoro umano e occultano le responsabilità.
      Manipolano le soggettività: attraverso design algoritmico e interfacce persuasive.
      Profilano e sorvegliano: trasformano ogni interazione in materia prima per il profitto.
      Ristrutturano la conoscenza: selezionano, standardizzano e legittimano solo ciò che è utile al mercato.
      Escludono la pluralità epistemica: marginalizzano saperi alternativi e comunitari.

      ❖ Proposta formativa: attività dialogiche e mutualistiche
      Obiettivo:
      Formare cittadini cognitivi, capaci di decodificare criticamente i dispositivi digitali e agire consapevolmente in un ecosistema cognitivo estrattivo.
      Formato: Laboratori autoformativi e comunità di pratica
      Strutturati in cerchi di dialogo paritetico e ricerca collettiva.
      Moduli proposti:
      Decostruzione critica del sapere addomesticato
      Lettura comparata di testi (Freire, Harney, McQuillan).
      Analisi collettiva di mappe concettuali (es. “Conoscenza come asset”).
      Esplorazione di IA come scaffolding cognitivo
      Attività di co-scrittura con IA generativa.
      Discussione delle dinamiche di potere implicite.
      Laboratorio di metalettura multimodale
      Analisi critica di contenuti IA-based.
      Produzione collettiva di infografiche, schemi e narrazioni alternative.
      Immaginari politici e progettazione utopica
      Simulazione di una piattaforma di IA democratica.
      Redazione di una carta dei diritti cognitivi.
      Mutualismo digitale
      Scambio tra pari di strumenti, esperienze, strategie di resistenza.
      Mappatura collaborativa dei dispositivi estrattivi nella vita quotidiana.

      ❖ Conclusione
      Il fascicolo articola una pedagogia critica per l’era algoritmica, in cui il sapere è merce e la soggettività è ingegnerizzata. A partire da questa consapevolezza, propone una formazione trasformativa fondata su comprensione sobria, co-autorialità supervisionata e intelligenza collettiva mutualistica come anticorpo politico e culturale alla logistica capitalistica della conoscenza.
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      Perplexity.ai:

      Analisi del Fascicolo “Alzare l’Asticella” di Marco Guastavigna: Verso una Formazione Digitale Critica
      Il fascicolo di Marco Guastavigna presenta un’analisi sistemica e approfondita del capitalismo cognitivo e delle sue implicazioni per la conoscenza, il lavoro e la società. Attraverso un approccio critico multidisciplinare, l’autore decostruisce le narrazioni dominanti sull’intelligenza artificiale e propone alternative emancipatorie basate sulla comprensione sobria e la cittadinanza consapevole.
      Aspetti Etici Fondamentali
      Il fascicolo evidenzia quattro dimensioni etiche cruciali:
      Dignità umana vs profitto: La necessità di anteporre la dignità della persona agli imperativi economici
      Giustizia epistemica: Il riconoscimento e la valorizzazione di tutti i saperi, opponendosi alla gerarchia coloniale della conoscenza
      Democratizzazione dell’accesso: L’esigenza di garantire accesso equo alla conoscenza per tutti
      Resistenza all’estrattivismo cognitivo: L’opposizione sistematica allo sfruttamento dei processi cognitivi umani
      L’approccio etico proposto da Guastavigna si basa sul rifiuto della “etica di genialità e talento” che individualizza successi e fallimenti, mascherando le disuguaglianze strutturali del sistema.
      Dimensioni Filosofiche
      Epistemologia Critica
      Il fascicolo sviluppa un’epistemologia critica che si articola in:
      Decostruzione delle narrazioni dominanti: Smascheramento delle ideologie che presentano il progresso tecnologico come neutrale
      Comprensione sobria vs entusiasmo positivista: Opposizione alla fede cieca nel progresso tecnologico attraverso un approccio lucido e disincantato
      Analisi del rapporto conoscenza-potere: Riconoscimento delle relazioni di potere che strutturano i processi di conoscenza
      La “comprensione sobria” emerge come strumento critico fondamentale, caratterizzato da un approccio che si spoglia delle illusioni e delle narrazioni ideologiche per rivelare la natura reale dei rapporti di potere.
      Aspetti Sociali
      Cittadinanza Consapevole e Condivisione Mutualistica
      Il fascicolo identifica come obiettivo centrale lo sviluppo di una cittadinanza consapevole attraverso:
      Pratiche di condivisione mutualistica: Modelli collaborativi di costruzione e diffusione del sapere
      Contrasto all’invisibilizzazione dei lavoratori: Denuncia dell’occultamento del lavoro umano dietro interfacce digitali
      Resistenza alle manipolazioni algoritmiche: Sviluppo di capacità critiche per riconoscere e contrastare i condizionamenti
      La condivisione mutualistica si configura come alternativa concreta alle logiche estrattive, promuovendo spazi cognitivi virtuali orientati alla collaborazione anziché alla competizione.


      Dimensioni Economiche
      Logistica Capitalistica della Conoscenza
      Il fascicolo analizza criticamente come la conoscenza sia stata trasformata in:
      Risorsa economica di mercato: La conoscenza perde la sua valenza di bene comune per diventare asset strategico
      Oggetto di estrattivismo di valore: Appropriazione sistematica di valore dai processi cognitivi umani
      Merce standardizzata: Trasformazione del sapere in prodotto commerciabile
      Strumento di oligopolio tecnologico: Controllo delle tecnologie da parte di pochi attori globali
      L’analisi evidenzia come questo sistema generi una competizione finalizzata all’occupazione che subordina la formazione alle esigenze immediate del mercato del lavoro.
      Dimensioni Politiche
      Suprematismo Occidentale e Controllo Democratico
      Il fascicolo denuncia l’imposizione di paradigmi culturali occidentali attraverso:
      Universalizzazione del suprematismo occidentale: Elevazione di specifiche forme di conoscenza a standard universali
      Necessità di controllo democratico delle tecnologie: Partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni tecnologiche
      Emancipazione vs subordinazione: Scelta tra liberazione tecnologica e asservimento ai sistemi dominanti
      Visione politica basata su equità: Politiche orientate alla giustizia sociale e alla dignità umana
      Capacità dei Dispositivi della Logistica Capitalistica
      Capacità Estrattive
      I dispositivi della logistica capitalistica mostrano la capacità di:
      Catturare e standardizzare i saperi di istruzione: Controllo e uniformazione del sapere educativo
      Declassare e frammentare i saperi di lavoro: Scomposizione delle competenze lavorative in micro-compiti
      Selezionare e privilegiare i saperi di impresa: Promozione esclusiva di conoscenze funzionali al business
      Estrarre valore da dati e interazioni: Trasformazione di ogni interazione in risorsa economica
      Capacità Manipolative
      Profilazione degli utenti: Classificazione per controllo e previsione comportamentale
      Manipolazione algoritmica: Influenza sui comportamenti attraverso interfacce studiate
      Condizionamento cognitivo: Orientamento delle scelte attraverso meccanismi nascosti
      Compressione dei diritti: Riduzione delle tutele attraverso opacità sistemica
      Capacità Egemoniche
      Universalizzazione del suprematismo: Imposizione di paradigmi culturali dominanti
      Esecuzione di epistemicidi: Cancellazione sistematica di saperi alternativi
      Filtro delle conoscenze legittime: Controllo su cosa costituisce conoscenza valida
      Consolidamento di gerarchie coloniali: Mantenimento di strutture di potere esistenti

    • Proposta Formativa su Base Dialogica e Mutualistica
      Modello Pedagogico
      La proposta formativa si basa su un approccio dialogico-mutualistica fondato sui principi della pedagogia critica:
      Apprendimento non subalterno: Rifiuto dell’accettazione acritica delle tecnologie
      Costante decostruzione: Smascheramento continuo delle narrazioni dominanti
      Condivisione mutualistica: Pratiche collaborative di costruzione del sapere
      Controllo democratico: Partecipazione attiva alle decisioni tecnologiche
      Struttura del Percorso Formativo
      Il corso si articola in 12 settimane suddivise in tre moduli di 4 settimane ciascuno:
      Modulo 1: Metalettura Critica (4 settimane)
      Settimana 1: Analisi critica del capitalismo cognitivo
      Settimana 2: Pratiche di metalettura assistita
      Settimana 3: Laboratorio di decostruzione testuale
      Settimana 4: Sviluppo di lessico contro-egemonico
      Modulo 2: Ricerca Approfondita Emancipante (4 settimane)
      Settimana 1: Comprensione sobria vs entusiasmo positivista
      Settimana 2: Monitoraggio interattivo e supervisione umana
      Settimana 3: Identificazione e contrasto dei bias algoritmici
      Settimana 4: Sviluppo di intuizioni serendipiche
      Modulo 3: Supervisione Culturale Democratica (4 settimane)
      Settimana 1: Etica della supervisione nei prodotti culturali
      Settimana 2: Prevenzione degli epistemicidi
      Settimana 3: Controllo democratico delle tecnologie
      Settimana 4: Progettazione di sistemi di supervisione mutualistica
      Metodologie Formative
      Circoli di Studio Critici
      Analisi collettiva di casi studio
      Decostruzione collaborativa di narrazioni mainstream
      Sviluppo di lessico contro-egemonico condiviso
      Laboratori di Co-ricerca
      Progetti investigativi collaborativi
      Sperimentazione di strumenti emancipativi
      Condivisione di pratiche e risultati
      Peer Review Democratico
      Valutazione mutua dei prodotti formativi
      Feedback strutturato e costruttivo
      Responsabilità collettiva per la qualità
      Competenze Chiave da Sviluppare
      Metalettura Critica
      Selezione e confronto di fonti multiple
      Sintesi e analisi critica di materiali multimediali
      Scoperta di correlazioni nascoste
      Rappresentazione grafica del pensiero
      Ricerca Approfondita
      Monitoraggio interattivo costante
      Accesso critico alle fonti
      Sviluppo di intuizioni serendipiche
      Verifica di autenticità dei contenuti
      Supervisione Culturale
      Controllo democratico dei contenuti IA
      Prevenzione degli epistemicidi
      Validazione etica dei prodotti
      Mantenimento della diversità culturale
      Valutazione Emancipatoria
      Criteri di Valutazione
      Capacità di analisi critica: Abilità nel decostruire narrazioni dominanti
      Competenza collaborativa: Partecipazione attiva ai processi collettivi
      Consapevolezza etica: Sensibilità alle implicazioni sociali delle tecnologie
      Applicabilità pratica: Capacità di trasferire le competenze nei propri contesti
      Innovazione metodologica: Sviluppo di nuove pratiche emancipatorie
      Strumenti di Valutazione
      Portfolio digitale collaborativo: Documentazione condivisa del percorso
      Progetti comunitari: Realizzazione di iniziative concrete
      Diari riflessivi: Elaborazione critica dell’esperienza
      Presentazioni pubbliche: Condivisione dei risultati con la comunità

      Rappresentazione visiva della tensione tra capitalismo cognitivo e pratiche emancipatorie
      Sostenibilità e Impatto a Lungo Termine
      Reti di Pratica
      Il percorso formativo mira a creare reti durature di pratica che includano:
      Mantenimento di gruppi di supporto
      Condivisione continua di esperienze
      Aggiornamento collettivo delle competenze
      Influenza su politiche formative istituzionali
      Indicatori di Successo
      Individuali:
      Capacità di analisi critica delle tecnologie
      Competenza nell’uso emancipatorio degli strumenti IA
      Sviluppo di pratiche collaborative
      Consapevolezza etica nelle decisioni
      Collettivi:
      Creazione di reti di pratiche critiche
      Sviluppo di risorse condivise
      Influenza su politiche organizzative
      Diffusione di approcci emancipativi
      Conclusioni
      Il fascicolo di Marco Guastavigna offre una diagnosi lucida e sistemica del capitalismo cognitivo contemporaneo, evidenziando la necessità urgente di sviluppare approcci formativi critici e emancipativi. La proposta di formazione dialogica e mutualistica rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dalla mercificazione della conoscenza, puntando allo sviluppo di una cittadinanza consapevole capace di:
      Resistere alle logiche estrattive
      Sviluppare pratiche collaborative
      Esercitare controllo democratico sulle tecnologie
      Costruire alternative emancipatorie concrete
      Solo attraverso questo approccio integrato è possibile contrastare efficacemente l’estrattivismo cognitivo e costruire modelli di società più equi e democratici, dove la tecnologia sia al servizio dell’emancipazione umana piuttosto che del profitto oligopolistico.

Appendice (a conferma)

Podcast di commento

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