Il manuale che segue fornisce una guida completa alla scrittura di articoli scientifici, focalizzandosi in particolare su come comunicare la ricerca in modo chiaro, conciso e accessibile, una competenza essenziale per gli scienziati moderni.
Vademecum per la Redazione di Articoli Scientifici
La stesura di un articolo scientifico non riguarda solo la registrazione dei fatti, ma la trasmissione di conoscenze e idee che abbiano un impatto nel proprio campo. Un manoscritto ben scritto riflette la chiarezza del pensiero, mentre una scrittura scadente può ritardare o bloccare la pubblicazione, anche se i risultati sono all’avanguardia. Questo vademecum offre una panoramica delle pratiche essenziali, dalla struttura alla scelta delle parole, con un focus speciale sulla scrittura in “linguaggio semplice” (plain language).
1. La Struttura di un Articolo Scientifico
La maggior parte degli articoli scientifici segue una struttura standardizzata, nota come IMRAD (Introduzione, Metodi, Risultati e Discussione). Questa struttura non è solo un formato rigido, ma un modo per comunicare in modo efficiente ed efficace, permettendo ai lettori di scorrere rapidamente il testo per trovare le informazioni che cercano.
- Titolo: Deve essere conciso, descrittivo e privo di ambiguità. Include parole chiave che i lettori potrebbero usare nelle ricerche online per trovare il tuo lavoro. Un buon titolo può già anticipare il risultato principale dello studio.
- Abstract: È un riassunto conciso e autonomo dell’intero articolo. Va scritto per ultimo e include lo scopo della ricerca, i metodi principali, i risultati chiave e le conclusioni. La sua lunghezza tipica è di 200-300 parole.
- Introduzione: Stabilisce il contesto del lavoro, fornendo una breve rassegna della letteratura pertinente per mostrare cosa si sapeva prima e come la tua ricerca aggiunge nuove conoscenze. Si sviluppa in modo a imbuto, partendo da argomenti generali per poi restringersi al problema specifico e all’ipotesi che hai indagato.
- Materiali e Metodi: Spiega in modo chiaro e dettagliato come hai condotto lo studio, con sufficienti informazioni quantitative (masse, volumi, tempi) affinché altri scienziati possano riprodurre il tuo lavoro. Non è una lista di istruzioni, ma una descrizione narrativa delle procedure.
- Risultati: Presenta in modo oggettivo i risultati chiave senza interpretarli. Le tabelle e le figure sono fondamentali per mostrare i dati in un formato compatto e intuitivo, ma devono essere comprensibili anche da sole.
- Discussione: Interpreta i tuoi risultati alla luce delle conoscenze esistenti e spiega come la tua ricerca ha ampliato la nostra comprensione del problema. Devi mettere in relazione il tuo lavoro con i risultati di altri studi, discutendo somiglianze e differenze.
- Riferimenti bibliografici: Elenca in ordine alfabetico tutte le fonti che hai citato nel corpo del testo. È una “lista di lavori citati”, non una “bibliografia”.
2. Scrittura e Stile
La tua prosa dovrebbe essere chiara, concisa e facilmente comprensibile. Evita il gergo eccessivo, le frasi complesse e le parole superflue che possono confondere il lettore.
- Voce attiva: Prediligi la voce attiva, poiché rende le frasi più dirette, brevi e dinamiche. Nelle frasi attive, il soggetto compie l’azione, mentre nella voce passiva la riceve, spesso allungando inutilmente la frase.
- Tempi verbali: Usa il presente per fatti noti e ipotesi (“The average life of a honey bee is 6 weeks”). Usa il passato per descrivere gli esperimenti completati e i risultati ottenuti (“The average life span of bees in our contained environment was 8 weeks”).
- Soggetti e verbi: Rendi il tuo soggetto un personaggio concreto che compie un’azione, e il tuo verbo l’azione stessa. I lettori cercano il verbo subito dopo il soggetto, quindi evita lunghe interruzioni.
- Parole chiave: Utilizza termini coerenti per i concetti e i personaggi principali. Non cambiare sinonimi, perché i lettori potrebbero pensare che ti riferisca a cose diverse.
3. Plain Language: Scrivere per Farsi Comprendere
Il “plain language” è un approccio alla scrittura che punta alla chiarezza e alla semplicità, rendendo il testo accessibile anche a un pubblico non specializzato. Sebbene la scienza utilizzi termini tecnici essenziali, la maggior parte della prosa può essere resa più chiara.
- Scegli parole brevi: Le parole più corte e comuni, spesso derivate dall’anglosassone, sono più dirette e hanno un impatto maggiore. Sostituisci i termini lunghi con le loro alternative più brevi (es. “implement” con “put,” “utilize” con “use”) L’uso di parole brevi non significa “imbecillire” la scienza, ma renderla più efficace e vibrante.
- Evita le nominalizzazioni: Non trasformare i verbi o gli aggettivi in nomi astratti (es. “to investigate” in “an investigation”). Queste costruzioni rendono le frasi più lunghe e spengono l’azione, nascondendo i veri protagonisti della storia. Cerca le azioni nel tuo testo e assicurati che siano espresse da verbi forti.
- Elimina le parole inutili: Riduci il testo all’essenziale, eliminando ridondanze, ovvietà e frasi prolisse. Un buon autore è un “compattatore letterario” che sa che ogni parola deve svolgere un lavoro utile.
- Gergo e pubblico: Utilizza i termini tecnici solo se sei certo che il tuo pubblico li conosca. Se scrivi per un pubblico ampio, devi definire i termini complessi o, meglio ancora, trovare il modo di non usarli. Non dare per scontato che i lettori abbiano le tue stesse conoscenze.
- Posizionamento delle informazioni: Metti le informazioni che il lettore già conosce all’inizio della frase e le nuove informazioni alla fine. Questo aiuta a creare un flusso logico e a guidare il lettore attraverso la narrazione. La nuova informazione, come la battuta finale di una barzelletta, deve essere nel punto di “stress” della frase, dove il lettore è più attento.
4. Revisione e Perfezionamento
- Riscrivi, non scrivere: La scrittura scientifica è un processo di continua riscrittura e. I primi bozzetti sono spesso caotici, ma sono un punto di partenza necessario per arrivare a bozze chiare e concise.
- Chiedi feedback: Fai leggere il tuo manoscritto a colleghi o amici che non sono esperti nel tuo. Ti aiuteranno a identificare le parti poco chiare, a verificare la logica del tuo argomento e a semplificare il linguaggio.
- Sii conciso: Un buon vademecum raccomanda di essere concisi, precisi e di usare la voce attiva quando possibile. Ricorda sempre che il tuo lavoro è fare in modo che il lavoro del lettore sia il più semplice possibile.
