cazzeggIAre

Un’idea intrigante! Mescolare due opere così diverse come “Il conte di Montecristo” e “Cristo si è fermato a Eboli” creerebbe una trama unica, ricca di contrasti.


La vendetta a Eboli

Immagina Edmond Dantès, non come un marinaio marsigliese, ma come un giovane medico o intellettuale del Nord Italia mandato in confino in Lucania durante il fascismo, proprio come Carlo Levi. Viene tradito dai suoi “amici” per invidia politica, anziché per motivi personali o d’affari.

La sua prigionia non si svolge nella fortezza d’If, ma in un luogo isolato e sperduto della Basilicata. Lì, invece dell’abate Faria, incontra un vecchio contadino o un esiliato politico che, pur senza grandi ricchezze materiali, possiede una conoscenza profonda del territorio e delle sue dinamiche sociali e politiche. Questo vecchio gli rivela un tesoro non fatto d’oro, ma di informazioni: una rete clandestina di contatti, nascondigli e segreti che gli permetterebbero di muoversi indisturbato e di tessere la sua vendetta.

Edmond, una volta libero (magari a seguito di un’amnistia o di una rocambolesca fuga), non diventa il Conte di Montecristo, ma il Dottor di Aliano, una figura misteriosa e potente che usa le sue nuove conoscenze e le ricchezze accumulate non per ostentare lusso, ma per manipolare le vite dei suoi ex nemici, ora diventati potenti gerarchi fascisti.


I personaggi e i temi

  • Edmond Dantès/Il Dottor di Aliano: Un uomo che ha perso tutto a causa di un’ingiustizia e che torna per vendicarsi. Ma la sua vendetta, pur essendo spietata, si mescola con un profondo senso di giustizia sociale. Sfrutta il suo potere per aiutare i contadini oppressi, usandoli inconsapevolmente come pedine nel suo piano.
  • Carlo Levi: Non un personaggio, ma la voce narrante. Potrebbe essere un testimone oculare delle stranezze del Dottor di Aliano, senza capirne il vero scopo. Le sue descrizioni del paesaggio e della gente del posto farebbero da sfondo a una trama di intrighi e vendette, mescolando il realismo del suo stile con il romanticismo e l’azione tipici di Dumas.
  • La Vendetta e la Giustizia: La trama non si concentrerebbe solo sulla vendetta personale, ma anche sulle ingiustizie sociali e politiche dell’epoca. Il “tesoro” di Edmond non sarebbe solo un mezzo per la sua vendetta, ma anche una risorsa per combattere il fascismo e le sue ingiustizie.

Questa combinazione creerebbe un romanzo avvincente, dove l’azione e l’avventura si uniscono a una profonda riflessione sociale e politica.

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