Scrivere in modo appropriato


Vademecum per una Scrittura Chiara ed Efficace

Scrivere in modo chiaro ed efficace è un’esigenza etica e sociale, oltre che una necessità imprescindibile della comunicazione digitale. L’obiettivo primario è la trasmissione di informazioni nel modo più diretto possibile.

I. Principi Fondamentali (Acronimo BASICO)

Per una scrittura essenziale e sostenibile, è consigliato seguire l’acronimo BASICO:

  • Brevi: Frasi che non superino le 25 parole e paragrafi di non più di 500 battute.
  • Adatti: Adeguati per il pubblico di riferimento.
  • Semplici: Usare vocaboli semplici, evitando parole polisemiche, rare o tecnicismi non necessari.
  • Incisivi: Includere una sola idea o istruzione in ogni frase, limitando incisi e frasi subordinate.
  • Chiari: Esprimere sempre il soggetto e l’oggetto. Non temere le ripetizioni; usare un’unica parola per definire lo stesso concetto (evitare sinonimi, che possono generare equivoci).
  • Orientati: Verso il medium di destinazione (es. web, stampa, social media).
II. Regole di Stile e Grammatica

Queste regole si applicano in particolare al linguaggio chiaro (plain language), che mira alla massima comprensibilità da parte del lettore.

CategoriaRegola (Cosa fare)Regola (Cosa evitare)
SintassiUsare frasi brevi e affermative.Evitare frasi subordinate e proposizioni implicite. Evitare le negazioni e le doppie negazioni.
VerbiPreferire i verbi ai sostantivi (evitare le nominalizzazioni: fare richiesta $\rightarrow$ richiedere). Usare verbi precisi.Evitare le nominalizzazioni (nell’ottica della semplificazione $\rightarrow$ per semplificare). Usare la forma passiva o impersonale.
LessicoUsare parole del vocabolario di base (circa 7.500 parole). Usare parole concrete e dirette.Evitare stereotipi e formule solenni. Evitare il burocratese e il marketese. Evitare tecnicismi collaterali (quiescenza $\rightarrow$ pensione).
ConnettiviUsare preposizioni e congiunzioni semplici (per anziché al fine di).Usare locuzioni preposizionali complesse (a mezzo di, nella persona di).
III. Evitare le Antilingue e i Plastismi

L’antilingua è dannosa sia per la comunicazione di servizio che per l’espressione creativa. La sua caratteristica principale è il “terrore semantico”, ovvero la fuga da vocaboli con significato preciso.

L’Antilingua “Classica” (Burocratese/Legalese)

  • Si manifesta in frasi lunghe e contorte, forme complesse, gerundi, passivi, nominalizzazioni e parole arcaiche.
  • Scopo: Non voler farsi capire, marcare la gerarchia o usare la lingua come status symbol.

Le Plastilingue (Aziendalese, Marketese, Itanglese)

  • Parole di plastica: Termini neutri, spesso scientifici o settoriali, il cui significato originale è sbiadito e vengono usati come stereotipi connotativi (sviluppo, processo, eccellenza, strategia, risorsa).
  • Plastismi: Espressioni logore usate per sembrare vivaci ma che appiattiscono il significato (a 360 gradi, leader del settore, chiavi in mano, a livello di, un attimino).
  • Plastanglismo/Forestierismi inutili: L’uso esagerato di anglismi quando esiste un equivalente italiano (deadline $\rightarrow$ scadenza, tool $\rightarrow$ strumento, feedback $\rightarrow$ riscontro). L’uso di nomi inglesi è percepito come neutro e asettico, utile a evitare polemiche (es. Jobs Act anziché Legge per la flessibilizzazione del mercato del lavoro).
IV. Scrittura per Ambiti Specifici

A. Linguaggio Amministrativo (Per i Cittadini)

I documenti amministrativi dovrebbero essere comprensibili per il cittadino “medio”, che ha frequentato almeno la scuola dell’obbligo.

  • Contenuti: Selezionare solo le informazioni utili e pertinenti. Organizzare le informazioni in sequenza logica. I riferimenti di legge dovrebbero essere posti in un paragrafo conclusivo.
  • Grafica: Usare caratteri con grazie per il testo e bastone per i titoli. Si raccomanda corpo 12 o 14 per facilitare la lettura, anche per gli anziani.
  • Vocabolario: Limitare le sigle e preferire la dicitura per esteso.

B. Scrivere per il Web (Usabilità e SEO)

Sul web, gli utenti non leggono, ma scorrono il testo con lo sguardo (F-pattern), spesso da dispositivi mobili.

  • Struttura (Piramide Rovesciata): Iniziare con la conclusione, comunicando subito le informazioni che l’utente cerca. Aggiungere i dettagli più importanti a seguire, e concludere con informazioni molto dettagliate o link di approfondimento.
  • Frammentazione: Il testo deve essere granulare e modulare. Utilizzare blocchi di testo brevi, chiari e autoconsistenti (simili ai topic di DITA).
  • Forma Grafica: Usare elenchi puntati e sottotitoli pertinenti in grassetto per guidare la lettura veloce.
  • Concisione: Usare circa metà del numero di parole (o meno) rispetto alla scrittura convenzionale.
  • SEO (Search Engine Optimization): Scegliere una parola chiave o frase chiave specifica (es. borsa in cuoio artigianale anziché borsa) e distribuirla in punti strategici: titolo principale (max 65 caratteri), sottotitoli (<h2>), URL, e nel corpo del testo con una densità ideale attorno al 3%.

C. Traducibilità e Linguaggi Controllati (CLOUT)

Per far viaggiare i contenuti a livello globale e migliorare i risultati della traduzione automatica, è cruciale scrivere in modo traducibile.

  • CLOUT (Controlled Language Optimized for Uniform Translation): Regole base:
    1. Scrivere frasi di non più di 25 parole.
    2. Esprimere una sola idea per frase.
    3. Usare la stessa frase per esprimere lo stesso contenuto.
    4. Usare la forma attiva.
    5. Ripetere il sostantivo invece di usare un pronome (per evitare ambiguità nella traduzione automatica).

Scrivere chiaro e semplice è come progettare un sentiero in montagna: se lo tracci in linea retta, è veloce ma ripido e accessibile solo agli esperti (linguaggio specialistico); se lo contorci con burocratese e plastismi, è lungo e ci si perde (antilingua). Il linguaggio chiaro è come un sentiero ben strutturato, con pendenze dolci e segnaletica evidente, che permette a chiunque (dal camminatore occasionale all’escursionista) di raggiungere la vetta (la comprensione) nel modo più efficace.

Assistenza artificiale: tipologie anche molto diverse l’una dall’altra

a. confidare nella conoscenza da parte dei dispositivi della logistica capitalistica dei principi del plain language e quindi affidare l’adattamento ai vari LLM generalisti facendo riferimento alle relative indicazioni, che dovrebbero far parte del patrimonio di pattern dell’accrocco; ecco qui, ad esempio, le nozioni in possesso di Gemini…

… e di Copilot

b. affidarsi a un ambiente dedicato, come TextBuddy.com

c. affidarsi a un modulo specifico delle infrastrutture estrattive (NotebookLM, Perplexity, Gem di Gemini) e fornirgli testi da adattare e criteri da impiegare.

d. utilizzare, almeno in prospettiva, questi stessi meccanismi con dispositivi al di fuori del recinto estrattivo, come Open-Notebook, Perplexyca, Perplexify, che clonano la struttura operativa e cognitiva dei prodotti proprietari collocandosi nel mondo del codice aperto.

e. affidarsi a chatbot almeno parzialmente esenti dal meccanismo estrattivo;

f. utizzare LibreOffice e le sue aperture verso il mondo della GenAI, e in particolare:

f1 – l’estensione localwriter con impostato l’accesso via Ollama a un LLM sul cloud, con le indicazioni sull’editing del testo fornite nel setting strutturale e nell’input del momento;

f2 – lo scrip python da me messo in grado di accedere anche a Ollama, con le indicazioni fornite nelle varie opzioni di editing del testo

g. usare OnlyOffice/AI/Chatbot/Ricevi consigli avendo prefigurato accesso a LLM in cloud.

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